Sissel Barbara Taylor - 2015 - Una fredda mattina d'inverno by Sissel Barbara Taylor

Sissel Barbara Taylor - 2015 - Una fredda mattina d'inverno by Sissel Barbara Taylor

autore:Sissel Barbara Taylor [Sissel Barbara Taylor]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, Thrillers, General
ISBN: 9788854199583
Google: YXYrDQAAQBAJ
editore: Newton Compton Editori
pubblicato: 2016-11-07T00:00:00+00:00


15

Jeff andò davanti a lei, camminando a grandi passi lungo Prescott Street verso il Kim’s Needle and Book Nook, un uomo in missione, e Lauren lo lasciò fare. Stava male per la paura e la frustrazione. Cos’altro sarebbe successo? Si sarebbe dimenticata il suo indirizzo? Le facce dei suoi figli? Dove li aveva lasciati? Ora Jeff le avrebbe sequestrato le chiavi? La patente? Avrebbe perso completamente la sua libertà?

Il rumore bianco le invase la testa.

Scese dal marciapiede nel punto in cui era parcheggiata l’Altima e non il Navigator, e passando dalla parte del guidatore, si piegò per guardare dal finestrino. Lauren capì cosa stava per dire prima ancora che si rimettesse in piedi, e cioè che le chiavi erano lì dentro.

«Nell’accensione». Lo disse con un tono mesto, dispiaciuto.

«Questo non prova che io l’abbia guidata». Fece appello all’ultimo briciolo di convincimento.

«Be’, c’è anche un foulard sul sedile. Credo sia uno di quelli che appartenevano a tua mamma».

«No», disse.

«Vieni a vedere», disse lui.

«Come ci è finito lì? Io non ce l’ho messo. Non lo metto mai insieme a questa giacca». Si avvicinò a Jeff, con riluttanza, spostando lo sguardo da lui all’auto. Non direttamente, perché non sarebbe riuscita a sopportare neanche la più fulminea visione del foulard che sua madre aveva riportato un anno da Parigi. “Le donne francesi indossavano il foulard da sempre”, aveva detto la sua raffinata madre, avvolgendo lo scampolo di seta vintage rosa chiaro e crema intorno al collo di Lauren. “È l’apice dell’haute couture”. Aveva riso. “Ecco qui, tesoro”. Aveva fatto girare Lauren per far sì che potesse guardarsi allo specchio. “Bello, no? Una modella dovrebbe avere un look così splendido”.

«Non mi ricordo di averlo portato con me», disse Lauren. «Non lo metto quasi mai». Era delicato. Sua madre le aveva detto che era degli anni Quaranta.

«Forse hai avuto nostalgia di lei. Lo tiri fuori a volte quando succede».

Lauren guardò Jeff. I suoi occhi erano teneri di compassione. Le cinse le spalle con le braccia, attirandola a sé, e la baciò sulla tempia.

Lei girò il viso contro il suo petto. «Non mi ricordo di aver guidato questa macchina. Com’è possibile che non me lo ricordi?».

Un suv accostò bloccando il passaggio all’Altima. Lauren riconobbe il Navigator, ma l’uomo rosso di capelli che scese dall’auto non era Danny. Era più anziano, un completo estraneo, e lei ne fu sollevata. L’ultima persona che avrebbe voluto vedere in quel momento era Danny, dopo tutte le accuse che gli aveva rivolto. Lui non ne era a conoscenza; tuttavia, la sconvolgeva la prontezza con cui aveva dato la colpa a lui piuttosto che ammettere la verità, e cioè che era un’incapace.

«Siete voi i Wilder?», chiese l’uomo con i capelli rossi.

«Sì», disse Jeff. «Spero abbia portato le chiavi di riserva dell’auto sostitutiva».

«Ce le ho qui». Le tirò fuori dalla tasca.

Jeff gli chiese di aprire la portiera. Recuperò il foulard della madre di Lauren e lo riconsegnò a lei. Ringraziò il tipo per aver portato il suv, e mentre allungava all’uomo una banconota da venti dollari, disse: «Mi dispiace molto per l’inconveniente».



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